Essere alti e obesi può rappresentare un nuovo fattore di rischio per lo sviluppo di un tumore della prostata di alto grado, il più pericoloso. È quanto emerge da uno studio condotto dall’Università di Oxford e pubblicato dalla rivista BMC Medicine, che ha preso in esame 142mila uomini in otto Paesi europei (Italia, Spagna, Grecia, Germania, Regno Unito, Danimarca, Olanda e Svezia).
I dati
I dati sono stati raccolti nell’arco di 14 anni nel corso dello European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition (Epic), uno dei più ampi studi di coorte del mondo. Ed evidenzia come, benché l’altezza non rappresenti un fattore di rischio di per sé, il pericolo di contrarre una forma aggressiva di cancro della prostata aumenta del 21% e il rischio di morirne sale del 17% ogni 10 centimetri di altezza in più. Discorso analogo vale per la circonferenza dei fianchi: ogni 10 centimetri di fianchi in più i due rischi crescono rispettivamente del 18% e del 13%.
Secondo gli autori della ricerca c’è uno stretto legame tra tumore alla prostata e adiposità, un fattore che influenza anche l’aggressività della malattia, probabilmente a causa dei cambiamenti ormonali che si vengono a determinare negli uomini obesi e in sovrappeso. Meno evidente il collegamento con l’altezza. In questo caso, si ipotizzano correlazioni con l’alimentazione o con altri fattori di crescita che interferiscono sia con lo sviluppo che con la formazione di un tumore. L’unica certezza è che il sovrappeso si conferma come un fattore di rischio importante.
La prevenzione
Per ridurre il rischio di tumore della prostata la prevenzione è fondamentale. Ci sono 10 importanti regole da seguire, secondo la Fondazione PRO (Fondazione per la Prevenzione e Ricerca Oncologica), progetto in supporto della prevenzione e della ricerca in campo oncologico dedicato in modo particolare alle regioni del Sud Italia. Il decalogo della Fondazione PRO prevede:
- una visita urologica una volta l’anno a partire dai 50 anni,
- uno stile di vita adeguato,
- la limitazione dei cibi che irritano il basso tratto urinario,
- il consumo di sostanze antiossidanti,
- bere almeno 2 ltitri di acqua al giorno,
- regolarizzare la funzione intestinale,
- un’attività sessuale regolare,
- evitare il coito interrotto,
- praticare alltività fisica
- moderare l’uso dei mezzi a due ruote.
I controlli
Per aiutare gli uomini a fare prevenzione la Fondazione organizza periodicamente controlli gratuiti attraverso l’Unità Urologica Mobile, un camper dotato di un vero e proprio ambulatorio medico che ciclicamente fornisce assistenza nelle principali piazze italiane. L’attività è finanziata attraverso le donazioni volontarie, il 5×1000 o la rete di solidarietà creata da Unicredit “Il mio dono”.